«Voi non sapete − dirà il cardinale Arcadio Larraona ai funerali di Maestra Tecla − non potete sapere quanto si è sofferto, lavorato; quanto si è pregato… Voi ora trovate le cose fatte. Ma non si sono fatte da sé. Quanta fatica, quante ispirazioni, quante corrispondenze, quanti sacrifici, quanta fede. Quanto credere veramente contra spem. È una vita che è un poema, l’inizio di una vita religiosa (…). Io la ricordo la vostra Madre: dava viva immagine di ciò che era: tutto limpido e chiaro in lei, nessuna esagerazione».