Carissimi genitori e fratelli (1912)

19-3-1912

Carissimi genitori e fratelli,

la settimana scorsa ricevetti un sacchetto di mele che mi avete mandato, grazie. Le mangiai con piacere. Quest’anno però anche qua si è trovata molta frutta. Carlo ci ha mandato l’olio, non è come quello che avete preso voi, ma è anche buono, lo pagammo quattordici lire al chilo più il porto e il dazio, diventa una roba preziosa… eppure qui non si trova che olio di semi. Ho ricevuto una lettera da Leone nella quale mi dà vostre buone notizie. Deo gratias!

Ora, mi immagino, che avete molto lavoro, non è vero? e le api promettono? forse ha fatto loro male questo retrocedere di temperatura (almeno qua faceva già caldo e poi è ritornato il gelo). Sai mamma che le polline incominciano a far le uova; ne abbiamo ucciso qualcuna e ci siamo accorte che sono troppo grasse, ora che diamo loro meno da mangiare fanno uova. Figurati che non lasciavamo mai mancare loro il cibo dal mattino alla sera!

Verso Pasqua viene a trovar la bambina la mamma di topolino se non avete altro mezzo favorite mandar da lei gli orologi così saranno sicuri.

Io di salute sto bene e vado sempre migliorando e sento l’effetto delle iniezioni che continuano a farmi. State sempre di buon umore e riparatevi dai venti primaverili affinché non abbiate da prendervi qualche malanno. Salutatemi i parenti, i vicini e gli amici tutti e voi ricevete tanti baci e saluti affettuosi dalla vostra sempre

aff.ma Teresa.

Favorite consegnare il biglietto qui accluso a Maria di Centin Cavallero. Grazie.

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